Uno dei dolci più diffusi durante il periodo di carnevale sono le castagnole, delle piccole palline di pasta che vengono fritte e servite con una spolverata di zucchero a velo. Realizzate seguendo un procedimento semplice e ingredienti facilmente reperibili, mantengono ancora oggi il gusto e la delicatezza di una volta.
Partiamo dagli ingredienti: mezzo chilo di farina, due uova, otto cucchiai di zucchero, due bicchieri di vino bianco, una confezione di lievito, burro, sale e una scorza di limone.
Il procedimento è molto semplice: si parte dalla farina, all’interno della quale si mettono le due uova e si inizia a lavorare manualmente la pasta. Gradualmente si mettono gli altri ingredienti, ovvero lo zucchero, il vino, il lievito (importante non dimenticarlo), il burro, il sale e un po’ di limone per aromatizzare. Si continua a lavorare manualmente la pasta finché non si ottiene un composto omogeneo.
È importante alla fine di questa operazione lasciare il tutto a riposo per almeno un’ora in modo che possa lievitare correttamente.
Una volta terminata la lievitazione della pasta si procede realizzando una quenelle e immergendo le palline in una pentola piena d’olio di semi caldo. È fondamentale non lasciare troppo le castagnole a cucinare nell’olio onde evitare che diventino troppo secche ma neanche troppo poco senza lasciar cucinare l’interno.
Una volte cotte si devono lasciare intiepidire cospargendole di zucchero a velo.
