Caprile, nelle ultime decadi, è stata sottoposta a una vivace cementificazione che ha portato una corposa diminuzione del verde pubblico. Risultato: cicatrici sparse qua e la sul volto del paesino. Prati e pendii in fiore, da sempre fiore all’occhiello dei paesini di montagna, hanno ceduto il passo a un business passeggero che ha portato benefici solo a pochi. Se fossi un amministratore pubblico avrei ben chiaro da dove ripartire per dare un cambio di rotta a questo andamento: dare più importanza a quei pochi spazi verdi rimasti, salvandoli dall’imboschimento. Far apprezzare di più, alle genti che popolano questi luoghi, il paesaggio che ci circonda.