La tempesta Vaia ha mutato in maniera profonda la morfologia del territorio delle Dolomiti. Una delle conseguenze più tangibili è stata un generale indebolimento dell’eco sistema boschivo, esponendolo a un rischio molto grave: il bostrico.


Cos’è il bostrico?
L’Ips thypographus, meglio noto come bostrico tipografo, è un piccolo insetto coleottero del gruppo degli Scolitidi, di forma cilindrica e di colore bruno, lungo circa 4-5 mm. Attacca prevalentemente l’abete rosso, in cui si sviluppa sotto la corteccia scavando intricate gallerie, che interrompono il flusso della linfa; in tal modo porta inevitabilmente a morte le piante in breve tempo1.

Un problema presente ma quali mosse per il futuro?
È giusto interrogarsi su come evolverà il problema nei prossimi anni, tenendo in considerazione che nè estati calde come questa nè inverni nevosi hanno rallentato la propagazione. Un’azione preventiva per salvare la parte sana del bosco è sicuramente richiesta, ovviamente tenendo in considerazione la complessità del fenomeno in questione e la difficoltà a intervenire concretamente su zone esposte. Il rischio concreto di vedere altri ettari di bosco ammalarsi è comunque una prospettiva ora più che mai concreta.
Perché gli alberi sono importanti?
Le piante assorbono anidride carbonica dall’ambiente circostante e vi rilasciano ossigeno. Sono fondamentali per la salute del nostro pianeta, dal momento che ci aiutano a ripulire l’atmosfera.
Fonti:
1 – (https://forestefauna.provincia.tn.it/Foreste/Foreste-in-Trentino/Bostrico).